Donato Scrinzi
Come ti chiami e da dove vieni?
Sono Donato Scrinzi, vengo da Villa Lagarina in provincia di Trento e ho 30 anni.
Qual è stato il tuo percorso di studi universitario a Trento? Corso di laurea?
Io ho fatto tutto il mio percorso di studi qui a Trento. Ho cominciato con la laurea triennale in Ingegneria ambientale, qui a Mesiano, ho proseguito con la laurea magistrale in ingegneria energetica condivisa con l’università di Trento e l’università di Bolzano e adesso sono di nuovo qui a fare il dottorato, sono iscritto al terzo anno di dottorato di ricerca di ingegneria ambientale.
Quando ti sei laureato?
Mi sono laureato il 14 luglio del 2019 ed è stata una grande emozione.
Perché hai scelto questo percorso?
Io ho iniziato questo percorso proprio per seguire una mia passione che era quella di capire l’impatto delle fonti energetiche sull’ambiente, quindi anche trovare delle soluzioni che siano più sostenibili possibili per un uso efficiente delle risorse.
Il percorso che ho fatto è misto proprio perchè sono passato al settore energetico ambientale e credo che adesso sono nel campo di studi che mi piace di più, con il recupero di materiale, di nutrienti dalle sostanze di scarto di rifiuto.
Rifaresti questa scelta?
Adesso posso dire di essere nel posto giusto anche se all’inizio ero un po’ indeciso penso di aver fatto delle buone scelte.
Cosa ricordi con maggior piacere di quegli anni?
Ricordo con maggior piacere la compagnia dei compagni di corso, secondo me è stata una cosa che non sempre è facile trovare dei buoni compagni di corso, e sono delle amicizie che coltivo ancora oggi. Quindi il consiglio che voglio dare a chiunque è non vivete in solitaria questo percorso ma cercate il modo di viverla insieme perché ha un sacco di gioia quando si passa un esame insieme dopo avere studiato ma anche tante difficoltà che dopo rinforzano delle amicizie che dureranno per tutta la vita.
Ovviamente poi il percorso di studi mi ha formato per essere qui quindi non è in secondo piano sicuramente la formazione che mi ha dato.
Hai fatto qualche esperienza all’estero? Quale?
Durante la mia laurea magistrale, grazie al programma Erasmus dell’università di Trento, ho potuto andare cinque mesi presso l’università del Colorado a Boulder ed è stata una delle esperienze formative più belle che abbia mai fatto. Innanzitutto sono andato in un posto completamente diverso da quello che è la nostra cultura europea ma poi anche perchè è un ambito anche molto internazionale, ho potuto conoscere persone di tutte le culture in un ambiente di ricerca di altissimo livello, multidisciplinare proprio come piace a me.
Oltre ad avere migliorato le mie competenze linguistiche, quindi è stata un’esperienza che consiglio a tutti quanti di fare. Grazie a questo periodo all’estero ho potuto concludere la mia tesi e portare quello che avevo fatto lì, portarlo per concludere il mio percorso di studi.
Di cosa ti occupi al momento?
Nel mio percorso di studi di dottorato cerco di capire come recuperare i nutrienti, in particolare l’azoto e il fosforo, dalle sostanze di scarto dei rifiuti organici che possono essere… l’umido della vostra casa oppure i fanghi di depurazione, che sono degli inquinanti con degli impatti ambientali altissimi però attraverso la carbonizzazione idrotermica posso ottenere una sostanza carboniosa, da cui attraverso dei processi chimici è possibile anche estrarre questa polverina bianca che è della struvite, che è un ottimo fertilizzante.
E quindi mi appassiona proprio vedere come da quello che è considerato un rifiuto, che non ha un valore anzi ha un costo, diventa una risorsa importante per qualcosa di utile.
Ti aspettavi di trovarti dove sei ora quando hai iniziato l’università?
Quando ho cominciato non mi sarei mai aspettato di finire qua, anche se in parte lo speravano diciamo. Sono qui anche perché ho seguito le opportunità di seguire le mie passioni, il mio sogno, appunto quello di un mondo più pulito, più sostenibili.
Quindi se da prima il percorso sembrava un po’ arzigogolato, perchè ho fatto diversi cambi di studi comunque alla fine penso di essere arrivato nel punto dove speravo di arrivare.
Quali sono le tue prospettive future, i tuoi programmi?
Per i prossimi anni ancora non ho ancora un’idea chiara, quello che so è che mi piacerebbe continuare in questo percorso di ricerca sia nell’ambito del recupero dei nutrienti oppure nella valorizzazione energetica negli scarti e nei rifiuti, che normalmente diciamo possono essere fonte di inquinamento e di grandi impatti ambientali e come sempre dare un nuovo valore a quello che sembra una cosa da buttare.
Quindi questo settore mi appassiona tanto, spero di continuare su questa strada.
Cosa ti senti di dire a chi sta ancora studiando oggi o si vorrebbe iscrivere?
A chi sta studiando oggi do il consiglio di non mollare alla prima difficoltà, di trovare una buona compagnia con cui condividere gioie e dolori ma soprattutto avere anche il coraggio di capire quando la strada non è quella giusta. Non sempre è facile beccare al primo colpo la scelta migliore per sé ed è anche un atto di coraggio quello di capire che è il momento di cambiare strada.
Io penso di averlo fatto un paio di volte durante il mio percorso e non mi pento di nessun cambio che ho fatto. Quindi davvero le difficoltà sono tante perché tra gli esami, a volte anche un po’ di scoraggiamento, la pandemia che blocca un po’ tutti i sogni e i progetti iniziali, insomma le difficoltà sono sempre dietro all’angolo però davvero… trovando il coraggio di trovare la strada giusta ed eventualmente di cambiarla quando è il momento con a fianco delle persone in gamba che ti sostengono, questa è la soluzione migliore per tutti.
Buon proseguimento degli studi, buon proseguimento della vostra carriera!